Come vincere su Google senza trust

by francesco 3.1K views0

Ultimo aggiornamento 20 Luglio 2022

È possibile ottenere un buon posizionamento su Google, su serp presidiate da siti autorevoli come Amazon o Zalando? Come si raggiunge la stessa visibilità dei colossi del web?

Il potere lascia sempre degli interstizi in cui possiamo infilarci. Se anche tu ti sei trovato almeno una volta a provare quel senso di impotenza e scoramento vedendo che la tua chiave di interesse apre una serp “blindata” da parte dei concorrenti principali, tutti fortissimi, allora ti farà piacere sapere che esistono strade alternative per ottenere un buon posizionamento organico, anche se il tuo sito web non è una fonte trust, anche se la struttura non è per così dire “perfetta”. 

Certo, tenere i contenuti in ordine rispetto alle tassonomie e ai percorsi di scansione, ti renderà tutto più facile, ma oggi concentriamoci su cosa inserire in pagina, e vediamo che si dice in giro.

Uomini e donne streaming

Analizzando questa serp, puoi vedere quasi a colpo d’occhio quanto diversi siano i risultati proposti da Google:

Al primo posto c’è il sito web ufficiale… e vabbè.

Subito in basso c’è wittytv, che ci mostra un aggregato di contenuti video, decisamente rilevanti rispetto alla ricerca effettuata, in cui trovi un’evidenza importante sulle anticipazioni.

Al terzo posto c’è proprio anticipazioni.tv, con un contenuto testuale che definisce il programma e lancia contestualmente al testo alcuni link rilevanti con anchor text “puntate intere”, “video singoli” e “interviste ai protagonisti”. Nel sidebar ci sono invece link a contenuti pertinenti e non sempre rilevanti.

A seguire trovi (ieri) il box “nelle notizie”, che riporta news da il Sussidiario e Gossipblog.

Sotto questo box trovi una scheda di Uomini e Donne realizzata da Pikiplay, che se ne infischia altamente di inserire link a contenuti di approfondimento. Il sidebar riporta correlazioni pertinenti alla lontana, però il testo è interessante perché abbastanza denso rispetto a quello degli altri contenuti nella stessa serp.

Sotto Pikiplay ho trovato Gossipblog (gruppo Blogo) con un lettore che trasmette direttamente la puntata di ieri, seguito dai link a quelle precedenti. Insomma, uno streaming puro. tiè.

Ultimo risultato in serp è Blastingnews, che pubblica un testo sulla puntata dell’11 febbraio, pieno di link contestuali correlati in modo rilevante rispetto a quella specifica puntata (sarà successo qualcosa di epico).

Cos’hanno in comune questi contenuti?

Assolutamente nulla, cioè parlano tutti di Uomini e Donne, ma ciascuno lo fa in modo diverso ed è proprio questo il punto! Google “compone” le serp, costruendo le pagine con i risultati in base a tutte le possibili intenzioni di ricerca degli utenti. Interessante vero? Bene, pensi ancora di non poter comparire nelle stesse serp presidiate da progetti riconosciuti come fonti trust?

Ma poi che sono le fonti trust?

Sono siti web talmente popolari da posizionarsi praticamente sempre, anche su serp difficili e pur con contenuti mediocri. Non è tutto trust quello che luccica, perché se vai a vedere, questi progetti hanno quasi sempre una struttura imponente, in cui l’articolo mediocre di cui sopra, è solo la punta dell’iceberg, quindi alla fin fine, se ti interessa crescere nel tempo devi crescere a livello strutturale.

Conclusioni

Come sentii una volta dire da Cesarino Morellato, Google compone le serp come fossero insalate in cui mette dentro tutti gli ingredienti diversi che possono piacerti. Il risultato è spesso simile all’esempio che ti ho fatto in quest’articolo. Significa che se ti interessa una serp difficile, puoi entrarci a patto che tu riesca a realizzare un contenuto rilevante, ma con caratteristiche diverse rispetto a quelle degli altri già presenti in serp. A questo scopo devi studiare i primi 20 contenuti che si posizionano e devi conoscere l’ambito su cui ti stai affacciando, comprese le principali intenzioni di ricerca degli utenti.

A queste condizioni puoi spesso fare a meno di un sito trust.

Scommettiamo?