Quanto Conta un Testo SEO Friendly?
by 10 Settembre 2014 16:49 2.5K views0
Ultimo aggiornamento 20 Luglio 2022
Ultimamente tra post e interviste a notissimi blogger, leggo domande che mi fanno riflettere su cosa conti davvero rispetto alla composizione di un testo in ottica SEO. Vale la pena farci un paio di riflessioni sopra.
“Ottimizzare” un contenuto web, significa tenere conto di TUTTI gli aspetti che possono avere anche un minimo impatto sul ranking nelle serp d’interesse. Il grassetto in “strong” invece che in “bold” conta pochissimo, ma comunque conta, così come l’elenco puntato è più efficace rispetto agli elenchi sciolti nel paragrafo ecc..
I maniaci dell’ottimizzazione SEO ragionano così. Se avessero contezza che almeno un certo numero di battute o di parole può aiutare la scansione da parte del bot anche solo con un’incidenza dello 0.3%, stai pur certo che si concentrerebbero sul come ottenere testi sempre di quell’esatta lunghezza, non una parola di più o di meno.
Cosa conta nella composizione di un testo?
Ora, fermo restando che è “la somma a fare il totale” e che non c’è motivo per sottovalutare i comandamenti dell’ottimizzazione SEO, soprattutto se consentono di avere un contenuto più facile da leggere, credo che tante discussioni andrebbero subordinate a una serie di riflessioni più sostanziali. Mi spiego: piuttosto che domandarti quanto deve essere lungo un testo o se gli elenchi puntati servono, prova ad analizzare i seguenti aspetti:
1) Quali topic sceglierai di trattare?
2) Quali escluderai?
3) In base a quali criteri sceglierai di includerli o di escluderli?
Dal mio punto di vista la partita qualità vs utilità di un contenuto è tutta lì. Perfino Aranzulla che gestisce un progetto curatissimo sotto il profilo dell’ottimizzazione SEO, mette la maggior parte dell’attenzione sulla ricerca degli argomenti da trattare, tanto che leggendo i suoi articoli ti accorgi che non utilizza neanche le intestazioni H2.
L’ho detto tante volte, un testo lungo aumenta solo la probabilità che si intercettino nodi d’interesse, vale a dire argomenti molto cercati e allo stesso tempo poco trattati, ma non ranka bene di per sé, così come non è SEO friendly di per sé un’infografica, ma piuttosto i livelli di interazione che genera tra commenti, condivisioni e altri commenti.
Dove concentrare l’attenzione
Il senso è che dovresti curare bene almeno due aspetti, secondo me essenziali lato SEO:
1) Il merito del contenuto
2) Le relazioni con gli influencer nel settore
Se il primo punto ti sembra più pertinente con la SEO rispetto al secondo, io penso sempre di più che il futuro delle attività SEO offsitestia nel muoversi per ottenere link dalle persone (di un certo tipo) più che dai siti web e che seguire una strategia editoriale basata sul principio delle menzioni multiple sia per la SEO odierna l’equivalente di quello che sono state le co-citazioni dal 2009.
Semmai la cosa difficile sta nel costruire, o meglio, aiutare i nostri clienti a generare una rete di relazioni tale da rendere la loro comunicazione suscettibile di generare interazione e segnali sociali per gli argomenti che trattano e i contenuti che condividono. Questo, lo vedo ogni giorno, ha un impatto enorme in serp, solo che tanti SEO non se ne rendono conto perché pensano troppo a quanto dev’essere lungo un testo, agli elenchi puntati e a come ottenere link in ingresso da siti “fatti bene”. Nessun sito web dovrebbe essere chiuso, anzi al contrario, ogni progetto web dovrebbe comunicare “gli altri”, più che “con gli altri”. Questo è il segreto della visibilità online.