Struttura a silos: logica di compartimentazione

by francesco 8.5K views0

Ultimo aggiornamento 19 Aprile 2024

La struttura a silos di un sito web fa riferimento a un principio di organizzazione gerarchica delle pagine. In questo modello, ogni blocco di contenuti è detto “silo”. I diversi silos possono essere più o meno collegati tra loro a mezzo link interni, in modo da generare strutture più chiuse o più aperte a seconda dei casi e delle necessità.

Come gli appartamenti di un palazzo

I silos sono dunque i compartimenti di cui è composta l’architettura informativa del sito web. Detto così è terribile, ma per semplificare puoi immaginarti un condominio in cui i singoli appartamenti sono separati dalle pareti e dalle scale. Può capitare che alcuni appartamenti siano comunicanti, ma solo perché le famiglie che li abitano sono imparentate.

Ora, se voglio andare a trovare la signora Mastelloni che abita all’interno 4 della scala A, è perché mi interessa parlare con lei, quindi non voglio incontrare i suoi vicini di pianerottolo e nemmeno sapere come si chiamano. Non mi interessa! Dunque, quando pensi a come strutturare gli elementi di navigazione interna del tuo sito, pensa alla signora Mastelloni e al motivo per cui sei andato a trovarla.

A chi interessa cosa

L’esempio del condominio è abbastanza estremo rispetto all’internet, dove invece i “condòmini” sono molto più spesso imparentati tra loro. Se ad esempio il tuo sito web parla di skateboard, è naturale che le aree dedicate a ruote, carrelli, tavole e abbigliamento siano intercomunicanti, perché tutte queste cose interessano alle stesse persone. Sarà dunque auspicabile avere link a tutte queste aree nel menu principale, in modo da permettere a chiunque di raggiungerle indipendentemente dalla pagina del sito web in cui si trovano.

Cosa diversa invece se facciamo l’esempio di un sito web sulla chirurgia estetica. Tutto può succedere, ma è improbabile che le stesse persone siano interessate al trapianto di capelli e alla mastoplastica. In casi come questi sarebbe opportuno separare, appunto “compartimentare” le aree di interesse rivolte a persone diverse, in modo da evitare che le pagine che trattano di calvizie siano immediatamente raggiungibili da quelle che trattano di aumento del seno.

Ma così è un passaggio in più!

Sì, ed è sacrosanto. Se pensi che quel passaggio in più di tornare alla home prima di accedere all’area di interesse sia una perdita di tempo inutile è perché guardi al sito web con gli occhi di chi li costruisce, non con quelli di chi li usa.

Il problema è di rilevanza rispetto all’argomento trattato e rispetto al pubblico di riferimento. Per il primo occorre fare bene keyword research, per il secondo è necessario adottare quando occorre una buona struttura a silos. È il pubblico, con i propri interessi – da cui scaturiscono le diverse intenzioni di ricerca – a far sì che Google valuti come più rilevanti i siti web le cui pagine soddisfano talvolta solo certe domande e non altre. Per altro, il grosso problema di una compartimentazione disattenta alle intenzioni precise (ed esclusive) delle persone, è che ci si ritrova in pagina link sui quali sistematicamente non clicca nessuno. Questi link sono un problema perché abbassano il punteggio di qualità della pagina su cui si trovano. Ora capisci perché devi compartimentare?

Compartimenti stagni? Il sistema chiuso/aperto

I silos interni al tuo progetto possono essere più o meno comunicanti tra loro. Il massimo grado di intercomunicazione tra silos è quando sono raggiungibili con link dal menu principale, mentre il minimo livello è quando gli argomenti sono talmente lontani da essere ospitati su terzi livelli differenti dello stesso dominio web. Ci sono poi livelli intermedi di scambio tra silos. Ad esempio due argomenti possono essere interessanti per pubblici sostanzialmente diversi, ma avere delle zone di intersezione. In questi casi potremmo avere una compartimentazione pur stretta, ma nulla ci impedirà di far partire link da pagine di un silo verso pagine di un altro silo, quando il contesto lo renderà opportuno. Tali link si troveranno quasi sempre nel body text, non al livello dei menu.

Conclusioni: come capire se devo rifare l’architettura

Tutto molto bello, ma ora come faccio a capire se il mio sito è tutto da rifare rispetto alla struttura di menu e archivi? Se leggendo questo articolo ti è sorta una domanda simile, la prima cosa che puoi fare è riflettere a mente lucida su quanto gli argomenti che tratti siano TUTTI interessanti per le stesse persone. Al di là delle attribuzioni che puoi fare e al netto di problemi legati alla user experience del tuo sito web, sarà Analytics a darti informazioni utili sui flussi di navigazione del tuo sito web. Vai su COMPORTAMENTO –> FLUSSO DI COMPORTAMENTO e mettiti a studiare il modo in cui gli utenti “camminano” tra le pagine del tuo sito. Se poi vuoi darti un tono e soprattutto se il tuo traffico è tale da giustificarne la spesa, puoi prendere un account su Hotjar e divertirti a fare il “guardone” con le registrazioni del comportamento in pagina dei tuoi utenti.

Il punto di partenza per cambiare la tua SEO si nasconde in mezzo alle pagine su cui non si clicca mai.

Buona caccia.