Un SEO italiano può fare posizionamento all’estero?
by 16 Ottobre 2013 16:50 5.7K views0
Ultimo aggiornamento 8 Gennaio 2018
Oggi vi lancio una provocazione (e una domanda): quanto conta il fattore culturale dell’origine geografica, nelle attività di posizionamento seo legate al processo di internazionalizzazione sul web?
È una domanda che mi faccio da qualche tempo. Al di là dei fattori tecnico analitici, se parliamo di internazionalizzazione, non ci saranno aspetti culturali che quantomeno osteggiano le attività off-site? Insomma, da quando la link building sulle directory sta perdendo efficacia rispetto ai segnali sociali e alle digital PR, quanto è utile la sola conoscenza degli strumenti per il posizionamento in lingue diverse?
Partiamo da qui:
Cosa serve tecnicamente?
Una volta ottimizzato bene un sito (e anche qui mi chiedo se bastino gli strumenti) devi conoscere:
1) I tuoi competitors
2) Le keyword con cui hanno strutturato l’alberatura dei link nell’ottimizzazione seo
3) Numero e frequenza dei link che ricevono
4) Domini di riferimento
5) Anchor text di riferimento
Fin qui niente che non possa essere determinato con l’utilizzo di un buon software, ma quello che mi domando specificamente, riguarda l’impatto della “partecipazione” orientata al posizionamento su Google in lingue diverse.
Le attività di posizionamento estero legate ai segnali sociali, non risentono del gap linguistico/culturale rispetto al paese verso cui si opera?
Quali possono essere i problemi in tal senso:
· Conosci la lingua perché l’hai studiata a scuola o al massimo sei stato fuori in vacanza. È sufficiente?
· Molte forme idiomatiche possono rientrare nelle long tail. Le conosci? Questo riguarda anche l’ottimizzazione SEO
· Le discussioni su certi argomenti possono essere influenzate dall’agenda politica o comunque dall’opinione pubblica. Quanto ne sai?
A meno di non ridurre la partecipazione legata all’ottenimento di segnali sociali utili per il posizionamento a interazioni del tipo “ouh yeah, nice post”, mi domando, dopo questa breve riflessione, quanto sia possibile nel 2013 fare posizionamento in paesi stranieri con la stessa cognizione di causa di quella che un SEO può avere mentre opera nella sua lingua.
Viceversa, un’altra cosa che riscontro, è che vengo contattato da aziende estere per curare il posizionamento di ecommerce nella versione italiana. Ecco, io credo che contattare un SEO locale per ogni nazione in cui si intende sviluppare un business sul web, potrebbe essere una scelta saggia proprio per quello di cui ho ragionato in quest’articolo.
Ma voi, cosa pensate al riguardo? Qual è la vostra esperienza concreta nel posizionamento in lingue estere?