SEO: posizionare un blog di cucina
by 19 Luglio 2013 11:25 5.2K views0
Ultimo aggiornamento 20 Luglio 2022
Proprio ieri mattina mi è arrivata una richiesta di consulenza seo per l’ottimizzazione di un blog di cucina. Dal momento che il mondo delle foodblogger è in continua espansione, mi sento di dare qualche dritta alle mie lettrici che vogliono sviluppare la propria passione sul web e magari farci pure bei soldi.
Partiamo a monte da una prima riflessione che ha a che vedere con il potenziale del progetto, quindi con il suo modello di business: cosa vende il sito web, a chi e con quali modalità? Faccio qualche esempio:
– Proponi articoli scritti da te in cui prepari ricette realizzate con prodotti di marchi nel settore alimentare?
– Ospiti articoli di aziende alimentari che pubblicano le ricette realizzate con i loro prodotti?
– Sei una chef a domicilio che utilizza il blog per ottenere visibilità personale?
– Vuoi accreditarti come giornalista o blogger di settore?
– Vendi spazi pubblicitari a marchi nel settore alimentare?
– Utilizzi Google Adsense per guadagnare con le pubblicità?
Sono tutti obiettivi validi, che in alcuni casi possono anche sovrapporsi, in altri divergere: se ad esempio utilizzi il blog per accreditarti come foodblogger, il fatto che gli utenti clicchino sulle pubblicità, può essere un problema perché quel click li porta fuori dal sito, facendo crollare la durata media delle visite.
Cosa c’è per cena?
Un aspetto importante da chiarire qui è se il blog debba essere genericamente orientato al food e proporre articoli su qualunque cosa sia commestibile o se debba invece essere focalizzato solo su di un tipo di pietanze, come:
– ricette vegetariane
– ricette regionali (tipiche)
– piatti gourmet
– finger food
– piatti esotici
– pasticceria
– cake design
eccetera eccetera eccetera…
Naturalmente potete fare come volete, però c’è da tener conto che più ampio e “mainstream” sarà il progetto, più difficoltà avrete a renderlo visibile, per le parole chiave principali che inquadrano le singole ricette, perché i vostri competitor diretti saranno siti web con parecchie centinaia di ricette, anziani e curati da professionisti seo o grosse realtà imprenditoriali, come Giallozafferano, una realtà editoriale “pop” imponente, gestita da un colosso italiano della comunicazione come Banzai. Se voi invece siete sole nella vostra cameretta, potreste ad esempio concentrarvi su di un solo aspetto della cucina, uno che vi cattura particolarmente e che vi sentireste di poter sviluppare a livelli tali che i colossi nella comunicazione del food non riuscirebbero a starvi dietro.
Posizionamento di nicchia
Una regola che ogni SEO conosce è che se si riesce a ottenere un buon posizionamento di nicchia, è possibile intercettare tutto il traffico di utenti che effettuano ricerche in quella specifica direzione, perché con il tempo Google ti attribuisce particolare autorità per quel segmento specifico.
Ottimizza correttamente il tag title
Se hai scelto di muoverti in una nicchia, cerca la chiave principale, quella che la maggior parte degli utenti utilizzano per cercare ricette nel segmento di cui ti occupi e ottimizza il titolo della tua homepage per quella keyword. Va da sé che dovrai fare attenzione per ogni ricetta a ottimizzare chiaramente titolo, descrizione e parole chiave. Il suggerimento, almeno all’inizio è di non consentire l’indicizzazione per tag e per categorie, altrimenti succede un casino perché ti ritrovi l’indicizzazione tutta schiacciata e senza ordini di priorità.
Google authorship
Se non lo hai ancora fatto, crea un account Google+ personale e aggancialo al blog in modo che la tua foto appaia al lato del risultato di ricerca nella serp di Google. Questo è importantissimo perché Google sta evolvendo nell’attribuzione di ranking verso gli autori oltre che sui contenuti, insomma, la riconducibilità all’autore è un aspetto importante dell’ottimizzazione, che vale per chiunque tenga un blog.
Guest post
Non fare la guerra con le tue concorrenti, anzi, la cosa più sana che si possa fare tra blogger nello stesso settore è conoscersi e scambiare idee nella più sana e trasparente cooperazione. Ospita sul tuo blog le ricette di altre blogger e allo stesso tempo scrivi per i loro blog. Il guest post ha da tempo sostituito lo scambio link.
Link building e co-citacion
La link building, cioè la pratica di piazzare link su siti esterni che rimandano al tuo, magari associati a parole chiave mirate, oppure la citazione del tuo blog in un commento, in correlazione ad una parola chiave non linkata, non sono da considerarsi pratiche scorrette a priori, perché come tutte le cose, dipende da come vengono portate avanti. Invece di inserire link sulle solite directory (e farti penalizzare da Penguin 2.0) prova semplicemente a partecipare alle discussioni in modo naturale, esprimendo la tua opinione, magari senza rompere le scatole a nessuno. Ci vuole tempo è vero, ma del resto se cucini lo sai già che le cose fatte di fretta vengono male.
Conclusioni
Certamente questi sono consigli di base, che a ragion veduta possono essere applicati a settori diversi. Volendo sviluppare un progetto di respiro più ampio, che quindi vada al di là del posizionamento di nicchia, potete fare lo stesso ragionamento però sfruttando i terzi livelli del vostro dominio, usandone uno per ogni macro area.
Ho cercato di utilizzare un linguaggio semplice, ma mi rendo conto che alcuni aspetti sono per forza di cose un po’ tecnici e io non sono propriamente Piero Angela, per cui se avete bisogno di più chiarimenti potete contattarmi e chiedermi quello che volete, cioè, quasi quello che volete, la mia fidanzata è gelosissima. 😉