La Semantica e la Sintassi nella SEO

by francesco 5.2K views0

Ultimo aggiornamento 2 Agosto 2021

Immancabili ad oggi gli articoli di amici/colleghi sui trend SEO nel 2014. Molti sostengono l’importanza di concentrarsi sui contenuti di qualità per fare posizionamento, ma senza dire altro. Ok, ci provo io. Oggi ragioniamo di semantica e sintassi per fare search marketing.

semantica e sintassi
semantica e sintassi

È vero che in questo periodo storico Google è sensibile a un certo tipo di contenuti di qualità, ma bisogna che ci chiediamo a quale tipo di qualità ci stiamo riferendo, altrimenti è come dire che la Befana ti porta i dolcetti solo se sei stato buono.

Il Contenuto di Qualità

Un contenuto di qualità è un contenuto di valore. Il valore, nell’era in cui Google si sostituisce alla nostra memoria (bello in tal senso la lettera che Umberto Eco ha scritto a suo nipote sull’imparare a memoria) è nell’utilità che un oggetto di conoscenza può fornire, quindi in definitiva, un contenuto di qualità è un contenuto utile.

Come si scrive un contenuto utile?

È facile, basta rispondere a una domanda intercettando una richiesta inevasa del web. Ma è impossibile, direte voi. Non se hai chiaro il concetto di semantica e di sintassi più quello che dirò nel prossimo articolo sulla topicizzazione.

Cos’è la semantica?

È la branca della linguistica che studia il significato delle parole. Nella SEO non conta capire come Google interpreta il significato delle singole parole, piuttosto, ormai è noto, quale significato attribuisce a intere frasi, secondo quella che viene definita semantica frasale, cioè il significato che assumono le parole nel rapporto tra di loro.

Morfologia e Sintassi nella SEO

La semantica frasale si basa sulla morfologia, cioè lo studio delle parti del discorso nella loro flessione e sulla sintassi, cioè lo studio delle funzioni proprie della struttura di una frase.

A cosa serve l’Analisi Semantica Latente?

In un insieme di documenti web selezionati perché posizionati nelle prime due pagine di Google per una keyword d’interesse, si rilevano tutti e tre gli aspetti frasali di cui sopra (semantica, morfologia e sintassi) e se ne valutano tutte le combinazioni possibili, leggendone attentamente il significato.

Attenzione, se per individuare le combinazioni di questi tre aspetti basta un software, per attribuire loro significato, serve un essere umano dotato di logica (dote non comune in effetti). Una volta in possesso delle combinazioni, basterà scrivere un contenuto che contenga tutti gli spazi semantici condivisi dai documenti analizzati.

Non è tutto qui, qualcosa manca…

Qualcosa manca sempre, specie nelle indicazioni che leggo in questo periodo sull’importanza del content marketing nella SEO. Dipingere contenuti chilometrici aumenta solo la possibilità che creiate fortuitamente una co-occorrenza significativa agli occhi di Google, infatti alle volte capita che un contenuto scritto senza criterio ottenga ottimi risultati di posizionamento in modo apparentemente inspiegabile, ma se volete essere davvero paraculi come il sottoscritto, dovete prima tirare la freccia e poi disegnare il bersaglio. 😉

Cos’è una co-occorrenza significativa per Google?

Bella domanda, grazie per avermela finalmente posta (ah, sono sempre io, ok): all’interno della semantica frasale, cioè nello studio del significato che Google attribuisce a morfologia e sintassi, la tua pagina web deve contenere tutte (o quasi) le co-occorrenze note e riscontrate sugli altri documenti web, più almeno una co-occorrenza fra una chiave d’interesse e una parola che invece è assente da qualsiasi documento di settore.

Sappiate che questa sola co-occorrenza testuale, senza link, è sufficiente a far schizzare quel contenuto in alto in serp alla velocità della luce, perché aumenta lo spazio semantico noto a Google rispetto a una determinata parola chiave

Devi solo capire come usare la stessa tecnica per rendere rilevante quella co-occorrenza nuova.

Ve lo dico la settimana prossima, forse 🙂

Leggi il post SEO Semantica, un esempio Concreto