Orientare il Bot Attraverso l’Ottimizzazione SEO

by francesco 2.9K views1

Ultimo aggiornamento 4 Gennaio 2018

Cosa significa veramente ottimizzare un sito web per i motori di ricerca? Proviamo a dire qualcosa in più su un argomento che tutti i SEO dovrebbero conoscere alla perfezione.

orientare ottimizzazione seo
orientare ottimizzazione seo

Quando andavo a scuola c’erano dei concetti che ero sicuro di conoscere, ma che non sapevo definire e puntualmente alle interrogazioni prendevo voti bassissimi. Questo a volte dipende dalla mancanza di terminologia e forse un po’ dalla timidezza di ciascuno, altre volte dalla mancanza del nodo cardine di un ragionamento che è alla base di una definizione.

Cos’è l’ottimizzazione per i motori di ricerca?

Tra gli allievi del mio corso SEO ce ne sono tanti che già lavorano in proprio o per aziende. Una delle prime domande che faccio è proprio quella che hai appena letto nell’intestazione di questo paragrafo. Le risposte sono di vario tipo, ma per lo più mi sento dire che l’ottimizzazione è quel processo per il quale si scelgono e si inseriscono le parole chiave nel sito web per consentire un buon posizionamento, quelli più bravi mi parlano alla buona di categorie e tag.

Vorrei provare qui in due righe a dire qualcosa di più, sperando di essere utile a costo di perdere corsisti. 🙂

L’ottimizzazione SEO è un processo che serve a orientare la scansione del bot di Google per un sito web, in modo da fargli assegnare il giusto livello di priorità alle pagine del sito stesso.

In pratica il SEO deve strutturare sia le tassonomie che il codice del sito affinché il bot capisca che ci sono dei contenuti più importanti di altri e (tra questi) non tutti allo stesso livello di priorità. I contenuti più importanti devono essere quelli rilevanti per il modello di business del sito.

Va da sé (corollario) che se un sito web non ha un modello di business, non ha senso parlare della sua ottimizzazione SEO. La comunicazione d’impresa e la SEO devono dunque dialogare per raggiungere gli obiettivi di visibilità. La domanda è: quali sono?

Tips & Tricks di Ottimizzazione SEO

Di seguito ti elenco i criteri che adotto per il direzionamento del bot:

Attributo sitemap Priority: l’ho già scritto in passato, la sitemap è sottovalutata. Trovo sempre livelli di priorità non definiti. Non è che un contenuto con priorità elevata si posiziona meglio in virtù di questo, ma è importante far capire che viene prima di altri.

Attributi del meta robots: Una cosa che faccio sempre è deindicizzare le paginazioni della homepage e degli archivi, non perché Google non sia abbastanza intelligente da comprendere che di paginazioni si tratta, ma perché troppo spesso, specie quando la sitemap non c’è o è settata male, vanno a indicizzarsi a un livello di priorità troppo elevato, coprendo gli altri contenuti strategici.

Page rank sculpting: Cutts dice che è una pratica che non ha senso perché il bot deve essere lasciato libero di scorrere in tutte le direzioni. Non sono sempre d’accordo, nel senso che a mio avviso quando il sito presenta una volumetria molto estesa da verticalizzate, i link interni con rel=“nofollow” dalle pagine più esterne e superficiali (strategiche) ai contenuti di approfondimento, possono essere uno strumento utile per orientare il bot nella direzione che scegliamo.

Link interni: ottimizzare significa anche creare percorsi interni tra contenuti sfruttando la logica ipertestuale. Se il sito è strutturato bene, gli utenti devono poter navigare più pagine e approfondire quello che leggono. MyPersonalTrainer è un ottimo esempio di come strutturare i link interni di un sito web. Troppo difficile? Beh, se era facile lo facevano tutti.

Perché uso WordPress SEO by Yoast

Tutte queste idee possono essere messe in pratica operando sul codice di un sito web, oppure usando plugin che devono solo essere configurati correttamente. A me piace molto SEO Yoast, perché si integra benissimo con tutta una serie di altri plugin come Woo-commerce, consentendo di avere una gestione perfetta di tutti gli aspetti legati alle tassonomie, ma in più, è importante perché consente di agire sui singoli elementi impostando per ciascuno livelli di ottimizzazione che altrimenti è possibile assegnare solo globalmente. Ad esempio, posso scegliere di deindicizzare un singolo tag, oppure posso definire il livello di priorità per un singolo articoloo per una singola pagina in sitemap. Questo può essere importantissimo se il progetto ha molte pagine, ma ce n’é una più importante delle altre.

Se vuoi ottimizzare un sito web, poniti questa domanda: quali sono i contenuti più rilevanti del sito? Cosa ho fatto fin ora per farlo capire a Google?