Intervista SEO: Valentina Pasquali
by 4 Gennaio 2016 18:22 3K views0
Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017
Valentina Pasquali è la head (la testa) dei SEO di Zenzero Comunicazione ed ha un curriculum da fare invidia a molti (ma tanti) colleghi. Eccovi il racconto della sua esperienza.
In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)
Ho cominciato nel lontano 2008 a mia insaputa!
Sono entrata in Zenzero Comunicazione perché sapevo scrivere e sono diventata immediatamente parte del “nascente” team SEO, ma in modo decisamente inconsapevole. ☺
Come hai imparato a fare SEO?
Ho imparato sul campo, attraverso pratica empirica, buon senso e tanta tanta formazione. Le basi me le ha insegnate la mia collega Silvia Mantovan, con cui lavoro tutt’ora e che ringrazierò sempre. Poi l’apertura mentale del mio capo ha fatto il resto: convegni, formazione e tanta pratica. La decisione di spostarmi per un po’ a Milano è stato il passo successivo, che mi ha permesso di allargare la mia visione della SEO e di mettermi in tasca:
. Le basi tecniche che mi mancavano e che ora ritengo fondamentali,
. Le basi di marketing che ritengo altrettanto fondamentali
. Un network di colleghi e amici con cui discutere, crescere, scambiare idee e opinioni.
Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?
Ma sai che io lo abbraccerei forte forte e gli farei pat pat sulla spalla? Secondo me non è cattivo, ha solo bisogno di affetto. ☺
Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?
Sono nata come SEO bazzicando nel forum di Giorgio Tave e sono cresciuta a pane e convegno GT, per cui sicuramente Giorgio è stata la mia prima fonte d’ispirazione.
Poi nei tre anni milanesi ho avuto la fortuna di lavorare con SEO più anziani di me e decisamente molto più saggi comeCesarino Morellato, ma anche di fare formazione conEnrico Altavilla, un faro nei meandri di una disciplina che vive più di opinioni che di fatti.
Cito infine Francesco Terenziani, che mi odierà per questo perché opera nell’ombra. Grazie a lui e alle nostre meravigliose litigate ho capito l’importanza del fattore tecnico nella SEO (io che sono laureata in lettere).
Come li giudico? Esperienza, concretezza e orientamento al business: fare SEO non è un’attività fine a sé stessa, ma deve integrarsi nel marketing digitale e negli obiettivi di business di un’azienda: un bravo SEO queste cose le tiene sempre presenti.
Cos’è veramente la SEO?
Per me la SEO è uno dei tanti mezzi del digital marketing, che a sua volta fa parte del marketing dell’azienda, che ha obiettivi di business ben precisi.
Il resto è onanismo e ce n’è parecchio nel nostro mondo.
Quali software utilizzi per fare SEO?
Utilizzo i tool più comuni per l’analisi e la gestione dei progetti, da Screaming Frog a WEBCEO, da SEO Zoom a Majestic a SEO tools for Excel. Google Analytics è uno degli strumenti fondamentali per tutti coloro che fanno il nostro lavoro. E poi non dimentichiamo la testa, che è pure gratis.
Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)
La formazione personale è la base per fare SEO con successo. Studiare, studiare, studiare e testare sempre in prima persona. In un mondo in cui le opinioni prevalgono sui fatti, bisogna sempre metterci il naso prima di credere, come San Tommaso. E poi networking: il confronto con colleghi e amici è l’arma di crescita più potente che c’è.