Intervista SEO: Maurizio Palermo
by 27 Luglio 2015 16:32 1.7K views0
Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017
Maurizio Palermo si occupa da tempo immemore di progettazione web e marketing digitale. È autore con Stefano Rigazio del libro SEO Joomla!, fortunato successo editoriale edito da Hoepli. Ragionamenti di esperienza e di buon senso che sono certo troverete molto utili. Buona lettura e buon lavoro a tutti.
1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)
Ho aperto la mia società nel 1994, non so se si poteva parlare di web, so solo che uno dei progetti che avevo in mente era una BBS, mai realizzata fortunatamente perché da lì a poco sarebbero scomparse completamente facendo spazio proprio al web. La società sviluppava software, ma di tanto in tanto usciva fuori qualcuno che voleva un sito web. Noi lo facevamo e nessuno si preoccupava di fare o vendere SEO a meno che non si voglia chiamare SEO segnalare il sito a Yahoo (ma forse sì). Poi è arrivato Google e allora qualcosa si poteva fare per migliorare il posizionamento, qualcosa che dava un risultato solo se sapevi farlo, se eri bravo. Così ho cominciato, quasi un gioco per dimostrare che potevo/sapevo farlo. In quegl’anni comunque non era il Core Business della società e la SEO è rimasta per molto tempo un’attività marginale che continuavo a fare io per non distrarre risorse da altri progetti. Ho cominciato a vedermi SEO solo sei anni fa, quando la mia società si è trasformata in una Web Agency, quindi esclusivamente basata si realizzazione siti web, SEO e SEM. Oggi, quasi dimenticando che ho una società, mi sento Maurizo ZioPal Palermo un professionista della SEO, che ha scritto un libro per una casa editrice importante, e che porta avanti con Stefano Rigazio un progetto tutto SEO incentrato sul CMS Joomla.
2) Come hai imparato a fare SEO?
Giocando. Se penso ai primi siti che ho posizionato si è trattato di un vero gioco con me stesso. Ho fatto la fortuna di un negozietto di bomboniere artigianali che senza neanche avermelo chiesto si è ritrovato all’improvviso con richieste da tutta Italia che non sapevano come evadere. Giocando, c’è un’altro modo?
3) Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?
Una pacca sulla spalla e lo inviterei a prendere una birra: “Tranquillo vecchio mio è finita, ti hanno liberato, hanno preso qualcun altro al tuo posto, poi un giorno libereranno anche lui. Un giorno saremo tutti liberi.”
4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?
Enrico Madrigrano, all’inizio c’erano poche informazioni disponibili e le dritte di Madri funzionavano e come.
Oggi ce ne sono tanti a far da ispiratori e ho la fortuna d’incontrarli con una certa frequenza. Sicuramente Altavilla perché è geniale, mi piace anche Matteo Monari perché mi da l’impressione di uno che ancora si diverte, ma anche Luca Bove, Andrea Pernici che sono molto tecnici, ce ne sono un’infinità.
5) Cos’è veramente la SEO?
Quando Andrea Pernici chiese a molti di noi la definizione del SEO io risposi, che non si poteva più parlare semplicemente di Search Engine Optimizer ma di Search Experience Optimizer. Oggi più che mai lo ribadisco, l’esperienza utente è diventata parte integrante del processo di ottimizzazione e visibilità di un sito.
I molteplici “Canali Tematici” presenti in una SERP ci costringono a pensare davvero prima all’utente e non solo al motore di ricerca. L’ottimizzazione SEO di un sito (quella detta on page per intenderci), è e rimarrà una componente fondamentale ma dovrà essere completata dall’offerta di una Esperienza Utente all’altezza dell’intento di ricerca mostrato dall’utente. Per renderla più comprensibile, che senso ha andare a posizionare un blog tra le ricerche locali?
6) Quali software utilizzi per fare SEO?
Alcuni penso siano comuni al mondo intero, Screaming Frog, Semrush, Majestic. Utilizzo SEO Power Suite più che altro per i report. Quando però cerco qualcosa utilizzo tutto quello che mi ispira al momento, dai semplici operatori di ricerca ai fogli di calcolo personalizzati, dai tool di google e bing a quelli trovati su siti semisconosciuti.
7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)
I consigli sono solo due, informati e domandati cosa cambierà.
Con la velocità con cui cambiano le cose è assolutamente impensabile non seguire le novità di settore, non fosse altro che per trovare conferme.
In assoluto consiglio di usare la testa, l’algoritmo di un qualsiasi motore di ricerca è fatto per rispondere alle esigenze delle persone che cercano, se notate una tendenza forte sul web domandatevi subito come influenzerà le ricerche delle persone perché queste influenzeranno il motore di ricerca. Oggi è abbastanza naturale pensare alle ricerche da mobile e tutti a preoccuparsi di avere un sito responsive, ma avete pensato che queste ricerche vengono fatte per lo più parlando allo smartphone e che una ricerca parlata non è come una ricerca digitata, è responsive anche la vostra SEO? È in grado di riadattarsi al tipo di ricerca che farà il vostro utente?