Intervista SEO: Amin El Fadil
by 20 Aprile 2015 16:49 3.1K views0
Ultimo aggiornamento 16 Luglio 2018
Amin El Fadil è attivo sul web dai primi anni 2.000. Come SEO si occupa di gestire progetti personali o conto terzi mediante la creazione di una lunga serie di blog e community sulle tematiche più varie. Soprattutto persona bella e curiosa, che ho davvero piacere ad ospitare nelle pagine del mio blog, come sempre augurando a tutti buon inizio settimana.
1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)
Il mio primo interesse è partito nel 2003/2004… Allora ero uno studente medio patito di “hacking” e delle “grandi gesta” di personaggi come Kevin Mitnick, Mentor e Lord Shinva. Seguivo con molta attenzione i siti (e soprattutto i canali Irc) riguardanti Sicurezza Informatica/Hacking etc, e finii per entrare in un paio di team che creavano mini-guide in .txt e piccoli tools.
Per farla breve, per rendere famoso il sito di uno di questi team cercai su Google guide al posizionamento. Ne trovai due: quella di Lupi e quella di Altavilla. Tramite il contest “Velocipedi equestri” da cui nacque il gruppo storico di Giorgiotave.it ebbi modo di vedere le tecniche teoriche applicate… da lì è nata questa passionaccia e non mi è ancora passata. 🙂
2) Come hai imparato a fare SEO?
E chi dice di aver imparato? Io mi sento e mi sentirò sempre in eterno rodaggio! :-))) I primi tempi avevo un approccio assolutamente amatoriale, avevo letto le guide di Lupi e Altavilla ma andavo più che altro a “occhio”, creavo la struttura di un sito, ottimizzavo i contenuti per determinate keyword, controllavo periodicamente gli spostamenti in serp e il gioco finiva lì. Senza tool né particolari analisi preliminari. Un piccolo salto di qualità l’ho fatto intorno al 2006/2007, anni in cui venne fuori che Google premiava i blog per via dei costanti aggiornamenti. Rimasi sorpreso come molti dal successo di Geekissimo, un progetto che in poco tempo riuscì a fare numeri a dir poco interessanti.
Desideroso di emulare questo successo ho cominciato a studiarmi meglio il web-marketing, l’analisi della nicchia e della competizione e ho raffinato il mio approccio alla seo. Tanti bei soldini in corsi vari e serverini di test… Una volta finito questo “apprendistato” cominciai con alcuni collaboratori a creare e gestire blog e forum in quantità crescente (più o meno sarò arrivato a una ventina di siti, un paio dei quali mi hanno dato discrete soddisfazioni :-)).
In questi anni ho lavorato principalmente per i miei progetti e in piccola parte ho collaborato negli anni con alcune persone.
Negli ultimi tempi ho cominciato a gestire progetti di clienti, cosa che prima facevo molto di rado perché ho sempre privilegiato i miei progetti a quelli altrui. Questo mi ha portato a ristudiare un approccio che permetta di garantire risultati misurabili coerenti col budget disponibile… spesso non è facile, ma forse sono vicino ad aver trovato la quadra. 🙂
3) Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?
Gli stringerei la mano: credo abbia svolto un ruolo importante e in un certo senso anche un po’ ingrato. Ritengo esagerate le accuse di voler manipolare la realtà che gli sono state rivolte: ritengo semplicemente che nei suoi esempi e interventi parli di siti ideali e situazioni teoriche molto lontane dalla realtà delle serp. Un po’ come a scuola quando ti insegnano la teoria e poi nel mondo del lavoro scopri che la pratica è tutt’altra cosa.
4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?
In primo luogo Enrico Altavilla e Piersante Paneghel. In particolar modo Altavilla, senza la sua straordinaria guida probabilmente non mi sarei appassionato alla tematica. Ho avuto peraltro anni fa la fortuna di averlo fra i contatti su MSN e ricevere in più occasioni dritte e feedback molto utili.
In tempi più recenti, mi confronto spesso con Emanuele Vaccari di cui apprezzo la competenza e l’onestà intellettuale con cui si approccia alla disciplina.
Infine non posso esimermi dal citare te, Francesco. Sono dell’idea che tu abbia rivoluzionato l’approccio alla divulgazione della Seo in Italia. In uno scenario sostanzialmente ingessato, dove le scoperte e intuizioni “di prima mano” venivano divulgate col “contagocce”, e spesso in modo sibillino e confuso, sei stato uno dei pochi che ha avuto il coraggio di mostrare non solo tecniche e teorie, ma anche l’approccio operativo che usi a livello quotidiano nel tuo lavoro.
Ritengo che questo sia estremamente prezioso, e mi auguro che altri seo navigati possano abbandonare remore e paure mettendo a disposizione in modo genuino e diretto esperienze, intuizioni e visioni personali sulla Seo. Questo darebbe un grande beneficio a questo settore, e Dio sa quanto ce ne sarebbe bisogno.
5) Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?
Banalmente le condizioni di lavoro ideali ci sono quando lavori per un progetto tuo. O per un cliente che ti lascia carta bianca e non mercanteggia troppo sul budget necessario a fare un buon lavoro.
Quelle peggiori, di cui mi sto rendendo conto nel mio recente passaggio all’attività consulenziale, sono quando lavori per un cliente che non ha un’idea chiara di cosa vuole fare, ha un budget troppo ristretto e non è disposto ad ascoltare i tuoi consigli.
6) Quali software utilizzi per fare SEO?
Bè, ovviamente la sacra triade di Google (GKP, GA e GWT) sono la base del lavoro, almeno per me.
Uso, a seconda dei progetti software come Screaming Frog, Xenu, Keyword.io, Keyword Shitter, ProRank Tracker, SeoPanel, Cuterank, Semrush, Backlinkwatch e Majestic.
Mi incuriosisce molto SeoCube, che parte con ottime premesse. Se avrà un prezzo abbordabile snellirà non poco la lista di software e servizi che attualmente uso!
7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)
Di partire con una buona guida e poi fare IMMEDIATAMENTE pratica creando siti (oltre al blog personale) in cui mettere in pratica ciò che si è imparato. L’ideale sarebbe una VPS o un hosting multi dominio con almeno 3/4 domini di test.
Nella Seo la vera conoscenza può essere acquisita solo con la pratica. Come posso pensare di poter acquisire seriamente una tecnica o un approccio operativo di un Seo senza avere almeno in parte le sue competenze? Questa è semplicemente follia! Sarebbe come pensare di poter scrivere come Stephen King perché si è letto tutti i suoi libri.
La cosa migliore che posso consigliare è di trovare con test ed esperimenti il proprio “centro di gravità permanente” e poi, filtrando con la propria esperienza pratica, confrontarsi con quella degli altri… forse sbaglio, ma non vedo altre vie oltre a questa.