Intervista SEO: Alessandro Giagnoli

by francesco 2.8K views0

Ultimo aggiornamento 5 Ottobre 2022

Alessandro Giagnoli
Alessandro Giagnoli

Intervista lucida e davvero utile, rilasciata dall’ottimerrimo Alessandro Giagnoli. Dalla curiosità degli inizi alla gestione di un suo team, passando per la moderazione del forum GT e la cura di oltre 600 domini. Cos’altro aggiungere se non la solita frase di rito: Rispondi tranquillamente, tua madre comunque non lo scoprirà ☺

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Ho cominciato intorno al 2006, il motivo è che volevo capire come fare per essere trovato più facilmente sui motori di ricerca.  La curiosità da una parte derivava dal cercare di posizionare un blog che a quei tempi curavo (più o meno è dal 2000 che smanetto con il web), ma dall’altra perché avevo da poco scoperto The Million Dollar Homepage. La relazione: più visibilità più soldi, ha cominciato a farmi appassionare alla Seo.

2) Come hai imparato a fare SEO?

Come dicevo alla risposta precedente, il blog è stato il primo scalino per imparare a fare SEO, ma era  un blog su Splinder e non si poteva fare molto in termini di ottimizzazione on site. Allora ho cominciato a fare siti in html, joomla e wordpress per testarli e usarli come cavie. 

Come faccio attualmente con il mio blog e sito

L’obiettivo era riuscire a posizionarli degnamente per ricavare qualche € tramite affiliazioni o annunci Adsense. Poi la cosa è andata avanti per diverso tempo, fino curare i primi clienti e decidere di licenziarmi e fare il Seo Freelance (qui sul Taglia, la storia completa).

Ovviamente però andavo a cercare informazioni online, ad esempio sul forum di Giorgio (Gt Forum), di cui poi ho moderato per un periodo la sezione “Domini” ( ho avuto anche questa piccola passione che mi ha portato ad avere oltre 600 domini … poi ho messo su famiglia e gli investimenti sono andati in pannolini.). 

Ma era necessario seguire anche altre risorse in lingua inglese o qualche blogger italiano che cominciava a dare dritte davvero interessanti. 

Poi sono venuti i vari eventi formativi che tutti conosciamo: Seo Web-Marketing Experience di Madri, i convegni GT, SeoSwing o Rock di YoYoFormazione con Piersante Panaghel e Enrico Altavilla, BeWizard, e chi più ne ha più ne metta.

Una cosa è certa nella Seo, non si finisce mai di imparare.

3) Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Sai che realmente non me lo cago proprio Matt Cutts? Dice talmente tante cose, spesso anche basiche e altre fuorvianti, che personalmente ho smesso di usarlo come fonte.

4) Quali sono i migliori 10 SEO italiani? In base a cosa li giudichi?

Io sono convinto e anzi lo spero, che tra i migliori 10 Seo italiani ci siano persone che non hanno nomi conosciuti, che non partecipano attivamente alla comunità seo italiana, ma che con i loro progetti personali fatturano quanto dirigenti di banca. Su alcuni ho il vago sentore che sia così… purtroppo non ho accesso al loro conto corrente. 

Ma come dicevo, spero che sia così, perché è uno stimolo per fare meglio e avere la possibilità di trovare il proprio business.

Poi ci sono, senza dubbio, quelli che storicamente hanno formato il sistema Seo italia, come Piersante Panaghel già citato precedentemente, con la sua incredibile facilità nell’associare storie a concetti. 

Il metodo di giudizio è molto facile, vedere gli obiettivi che raggiungono per i loro progetti o per i clienti.  

Anche se dobbiamo ammettere che spesso il successo di una attività Seo è determinata dal budget investito, non possiamo non considerarlo un fattore influente. 

5) Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

Quando ero freelance la cosa che mi mancava di più era un confronto sui temi – anche se la rete in questo aiuta parecchio #SC (fammi passare questo hashtag che alcuni capiranno!) – e la mancanza di un team vero a stretto contatto, con cui sviluppare i progetti.  

Da più di un anno sono tornato in tutto e per tutto dentro una Web Agency (ICOA), sviluppando all’interno il reparto Web-Marketing.

Ora pur avendo un team, quello che forse mi manca è la possibilità di fare i miei test (non ho più tempo per farli!).  

Credo che in estrema sintesi il tempo a disposizione per studiare e testare, e un team di persone preparate accanto a te, siano le condizioni ideali per fare Seo.  

Le peggiori situazioni invece credo che siano quelle in cui i problemi li crea l’”ecosistema cliente”. Intendo per “ecosistema cliente” tutta una serie di problemi tecnici o burocratici che non permettono di svolgere la propria attività sui motori di ricerca.

Ti porto due esempi, abbastanza recenti e chiarificatori di cosa intendo:

Grande azienda internazionale: Obiettivo posizionare un sito per una parola che non è presente e non si può mettere nei contenuti (ne metadati, ne contenuti, ne url, ne nulla) per non violare alcune leggi internazionali sul settore medico.

Piccola azienda di trasporti: Obiettivo ottimizzare un sito sviluppato con un CMS proprietario di una software house che non sa neanche cosa siano i metadati e il CMS è sviluppato interamente in javascript.  

Ti dico solo che il sito era in “omaggio” in quanto il cliente aveva acquistato da loro il gestionale delle fatture.

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Per il rilevamento del posizionamento, uso Advanced Web Ranking ma sto avendo un sacco di problemi ultimamente. Quando le chiavi da monitorare cominciano a essere diverse dozzine, il software fa fatica e lo devo lasciare giorni a lavorare… (se qualcuno mi consiglia qualche altro software simile e web oriented, si faccia avanti!).

 Per la link popularity e il monitoraggio delle attività seo dei competitors, uso da anni Majestic Seo e mi ci trovo benissimo.

Poi c’è il mitico Xenu per beccare i link rotti e riciclabili (ne ho parlato su questo video per il TagliaErbe) e infine Screaming Frog, utile per analizzare i siti in maniera più tabellare. 

Sul sito di GT c’è questa pagina con un bell’elenco di tool seo

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Guarda, mi capita spesso di ricevere mail da persone che mi chiedono consigli su come iniziare. Uno di loro oggi ha una sua Web Agency a Palermo e questa cosa mi fa proprio piacere. I consigli sono sempre gli stessi:

prima di tutto almeno capire le basi (quindi un buon testo può andare benissimo, ad esempio: “Seo Power”  – giuro che Giorgio non mi paga per citarlo ogni volta, ma è inevitabile farlo, parlando di Seo in Italia – ;

poi è importante provare con progetti personali, eventualmente cominciando da piccole nicchie e poi provare con progetti più complessi;

Parafrasando Thomas Merton : “Nessun Seo è un isola.”  Gran parte delle attività Seo non riguardano il sito su cui si sta facendo posizionamento, ma le relazioni con gl’altri: bisogna curarle, avere un proprio network di seo con cui collaborare e confrontarsi il più spesso possibile.