Gestisci Blog, Social e SEO con il Content Marketing
by 24 Giugno 2015 18:22 3.3K views0
Ultimo aggiornamento 5 Settembre 2017
Oltre un anno di gestazione per un testo candidato a diventare il vade mecum insostituibile per chi si occupa di strategie di contenuti sul web. Proviamo a entrare “dentro” il lavoro di Dario Ciracì.
Sì, lo hanno detto tutti quindi è inutile negare che sia così, il titolo è lungo, ma ne ho parlato con Dario e mi ha detto che teneva tanto al fatto che le parole blog, SEO e social fossero presenti già sulla copertina del suo libro sul content marketing. Era un modo per far capire da subito che per raggiungere un risultato occorre capire che il più delle volte le strade sono molteplici e tutte importanti. Insomma, il marketing digitale è fatto di strategia e non di tattiche. Occorre mettere in moto la mente e utilizzarla per quello straordinario strumento che è, analizzando e facendo inferenza su di una realtà sempre più costituita da intrecci complessi di dinamiche sociali striscianti.
Per emergere in questo mare magnum di interessi, occorre avere principalmente contezza di due dispositivi, uno è il contenuto, l’altro il canale. Un vero maestro della comunicazione digitale come Dario Ciracì, passa il tempo a studiare entrambi questi strumenti, partendo ogni volta da domande semplici, come:
Cos’è un contenuto?
Per Dario è molto chiaro il fatto che un contenuto non è semplicemente testo scritto su di un sito web. Un’immagine pubblicata su Facebook è un contenuto, un video è un contenuto, un’infografica lo è. Piuttosto si tratta di volta in volta di studiare, quando non proprio di costruire il contesto in cui i contenuti si diffondono sviluppando al massimo il loro potenziale. Un contenuto conta quanto il contesto in cui viene espresso. Questo porta inevitabilmente alle considerazioni sui canali
Cos’è un canale?
Tutti sanno aprire un account Google Plus o Twitter, ma in pochi come Dario sanno sfruttarne al massimo le potenzialità quando si tratta di trasmettere un messaggio verso il più alto numero di utenti facenti parte del pubblico di riferimento di un brand. L’errore in cui cadono in tanti è il credere che ci sia una certa singola pratica che funziona per ottenere un risultato di visibilità e conversione, mentre invece una delle cose più interessanti del libro è proprio la spiegazione completa di come impostare i canali social in funzione di obiettivi specifici. Non entro nel dettaglio per non privarti del piacere della lettura, ma dall’approccio di Dario emerge chiaramente la necessità di dotarsi di un metodo e di impostare un piano strategico a medio lungo termine.
Roma non è stata costruita in un giorno e sebbene i colpi da maestro esistano, non c’è dubbio che sia più interessante e utile sapere come costruire un modello comunicativo da seguire ogni giorno. Ecco, il libro parla di questo.
SEO e Blogging
La SEO è struttura, ma anche contenuti. Alcuni esempi interessanti mostrano come sia possibile, anzi in realtà auspicabile, realizzare contenuti estremamente appetibili sia per gli utenti che per i motori di ricerca. Un blog è uno strumento importante, sia per attirare traffico organico attraverso i singoli articoli, sia per intercettare menzioni e condivisioni da parte degli utenti, innescando indirettamente una serie di segnali che aumentano in modo virtuoso il valore dell’intero progetto web. Insomma, se il motore di ricerca è progettato per rispondere alle necessità degli utenti, tu ragiona su come creare valore per gli utenti.
Il mio contributo su questo libro
Sono davvero molto felice di aver partecipato a mia volta a questo testo con un contributo su di un tema che ancora divide i SEO italiani (e non solo quelli): i segnali sociali. Nello specifico ho scritto della differenza tra intercettare segnali dagli influencer e dai mediatori, mettendo gli uni e gli altri su piani diversi e raccontando di come la figura del mediatore sia ad un certo livello sostanzialmente quella dell’influencer di influencer, ovvero una persona che per caratteristiche peculiari occupa una posizione centrale rispetto agli stessi influencer in un network di relazioni.
Conclusioni
È un libro da leggere e rileggere. Destinato principalmente alle aziende, è tuttavia un testo che consiglio a chiunque stia approcciando al mondo della comunicazione sul web, perché è veramente completo, scritto in modo molto chiaro e pieno di esempi concreti, tra cui alcune case history davvero brillanti. Insomma, Grazie Dario, ottimo lavoro!