Fatti di SEO

by francesco 5.5K views0

Ultimo aggiornamento 5 Gennaio 2018

Le intuizioni, l’ingegno, l’intelligenza. Moltiplica tutto per il numero di quanti vogliano condividerle…

Fatti di Seo
Fatti di Seo

Alla fine della fiera, ognuno avrà fatto il suo lavoro e se sarà stato bravo avrà preso un nuovo cliente o migliorato il suo grafico analytics. Ha ragione Simone quando dice che vince sempre il banco. Viviamo nel terrore che la prossima volta la nostra tecnica migliore non funzionerà, oppure che si venga a sapere di quelle due campagne SEO clamorosamente fallite. Non è di perdere soldi che abbiamo paura, ma del fatto che passiamo la nostra intera vita camminando nell’oscurità, mentre dall’altra parte del vetro, uno stronzo in t-shirt (pure a gennaio), usa il nostro lavoro per renderci la vita un inferno. Più siamo bravi noi SEO, più col tempo chi ci osserva riesce a creare un software preciso, un software che però avrà sempre degli interstizi nei quali almeno uno di noi potrà infilarsi, perché purtroppo Google, purtroppo per lui, lavora con il linguaggio umano, la sovrastruttura tecnologica più imperfetta della storia, la più fallace. Finché i clienti di Google saranno persone, riusciremo a trovare il modo di influenzarlo. Fin quando Google sarà un software, sapremo averne ragione, almeno per un po’. Non importa a che prezzo. È così che viviamo noi.

Come affrontare questa verità

Per smettere di avere paura dobbiamo smettere di isolarci. Adriano De Arcangelis con le SEO pizze sta facendo la cosa più importante per la nostra comunità, cercando di metterci insieme, facendoci incontrare di persona. A volte penso che dovrei salire su un treno almeno una volta ogni due settimane e andare a incontrare un altro SEO. Quanto valore potremmo scambiarci e quanta ricchezza ne verrebbe fuori…

Per cambiare le cose dovremo stare più insieme, sommare le nostre energie, scoprire la gioia del servire, senza rivalità, senza giocare a chi ce l’ha più grosso, senza pensare ai soldi. Succede già in parte nel forum dei webmaster di Google, ma quel forum è appunto “di Google”, mentre noi avremmo bisogno di fare comunità restandone fuori, cosa che in altri paesi succede già, mentre qui giochiamo a fare gli splendenti misteriosi signori del mondo.

E quindi ho fatto un gruppo (su Facebook, tiè)

Il senso di Fattidiseo è discutere garbatamente di articoli scritti da SEO. L’ho concepito apposta così, perché negli altri gruppi sull’argomento, chi pubblica un proprio articolo è considerato uno spammer, mentre invece per me questo è il senso stesso dello sharing. Mi ha fatto molto piacere leggere l’articolo di Andrea Podda (che ancora non mi ha consegnato le risposte dell’intervista SEO) sulla valutazione degli e-commerce.

Ho visto Pasquale Scarpati e Simone Righini sfidarsi sul contenuto ottimizzato per “smettere di fumare” senza porre come metro di valutazione il numero di visite o il posizionamento, ma l’effettivo numero di persone che il contenuto spingerà ad abbandonare il fumo. Ragazzi, è questo lo spirito! Poi è chiaro che crescendo, nel gruppo ci saranno anche tante persone che ci faranno domande pratiche, ma questo va bene, è nell’ordine delle cose. Anche quelle domande sono preziose.

Poi ci sono le Parrocchie

Dall’altra parte, inutile nasconderlo, ci sono le Parrocchie, quelle che potremmo definire lobby con interessi forti. Gruppi di operatori federati che si muovono portando un vantaggio reale al solo sistema chiuso in cui vivono, dando solo l’illusione di condividere contenuti verso l’esterno. Avrebbero la forza per formare decine di eccellenti operatori ogni anno. Osserviamo impotenti fin quando non alziamo la testa.

E alziamola allora la testa

Questo è un periodo straordinario per la SEO italiana, perché stiamo assistendo a un risveglio di coscienza che non ha eguali nella nostra storia. Ho creato il gruppo perché è da un anno che ormai lo sento chiaramente. Forse stiamo cominciando a capire che un sistema chiuso non è altro che un sistema morto che crede di essere vivo, mentre uno aperto può mutare, crescere, prosperare.

L’altra sera Andrea mi suggeriva di creare un sito, un wiki, dove tutti noi potessimo contribuire costruendo un sapere comune e border line su Google, un sapere non ufficiale, non riconosciuto, solo frutto dei nostri studi, quindi niente che possa mai essere pubblicato sui forum ufficiali. Tutto lanciato in rete, libero, gratis. Una cosa quasi mistica, non trovate?

Da tutto il mondo verrebbero a leggerlo

E se lo facessi davvero, o se lo facesse un altro SEO con questo stesso spirito, voi ci scrivereste? Sareste pronti a liberarvi delle vostre paure?