Come diventare professionisti della SEO
by 30 Giugno 2017 8:26 4.8K views0
Ultimo aggiornamento 19 Aprile 2024
Finito un corso e letto qualche libro sulla SEO, hai preso la decisione di intraprendere questa carriera che vedi densa di opportunità e potenzialmente molto profittevole. Ora hai solo un piccolo problema, vorresti farti riconoscere come professionista in questo settore, ma non sai come fare. Niente paura, per diventare professionisti della SEO basta seguire poche semplici regole applicandoti con costanza ogni giorno. Se quindi vuoi diventare professionista della SEO, la prima cosa che devi fare è studiare questo primo capoverso, scritto in tre periodi sullo schema del primo “blocco di Aranzulla“, che non fornisce informazioni particolari, ma ripete due volte la chiave del titolo in zona prominente.
Tranquillo, il paragrafo introduttivo era solo (quasi del tutto) uno scherzo. Adesso invece vorrei trattare un argomento molto serio, quindi siediti e mettiti nello stato d’animo giusto:
Il professionismo è uno stato mentale
Non credo esista un corso che possa realmente prepararti a fare questo mestiere. Esistono percorsi formativi molto validi, dai quali sono emersi professionisti discreti, ma anche persone che poi hanno fatto altro. C’è chi spende soldi ogni anno da decenni per formarsi sempre sulle stesse cose, con alcune variazioni sul tema. Ecco, quello non ti aiuta a diventare un professionista.
Se guardi le persone che fanno questo mestiere, puoi riscontrare attitudini, titoli di studio e percorsi professionali molto diversi, quindi mi sento di dire che non è quello che hai fatto a fare di te un professionista, ma quello che hai voglia di fare, quello che sei. Puoi fare SEO da un anno ed essere un professionista, farlo da 10 e non esserlo, in ogni caso quando lo sei, si percepisce da alcune cose (non per forza tutte insieme):
– Come ti comporti
– Come osservi
– Come ti organizzi
Organizza il tuo tempo
Un professionista della SEO è un operatore sempre presente e disponibile, quindi se fai un altro mestiere (anche il volontariato) non puoi essere un buon professionista, il tuo tempo appartiene ai motori di ricerca. Devi avere una partita iva e devi saperla gestire da solo o con l’aiuto di un commercialista. Non importa se lavori da casa in pigiama o in ufficio, conta che trovi una postazione comoda, perché dovrai passarci un sacco di tempo. Sì, parlo della sedia. Dal mio punto di vista le sedi istituzionali sono superate, perché quando fai un buon lavoro sulla comunicazione, i clienti possono arrivare da qualunque parte d’Italia e del mondo, quindi il tuo ufficio diventa skype, diciamolo.
Osservazione
Un SEO professionista ha lo sguardo radiografico come certi medici, perché spesso in pochi secondi o minuti riesce a capire cosa può aver determinato un calo di visite organiche. Lo sguardo da SEO si sviluppa con l’esperienza (diversa per tutti), ma anche e soprattutto facendo prove in prima persona. Ecco perché ogni volta che mi chiedono “come si comincia per diventare SEO?” io rispondo sempre di aprire un sito web con wordpress su un tema specifico e lavorarci sopra finché non si posiziona e riceve traffico vero da Google. Non limitarti a studiare corsi e a leggere libri, se vuoi diventare un SEO devi fare SEO.
Più facile di così…
Comportamento
Le regole di condotta rappresentano forse il punto più controverso nel professionismo. Alcuni colleghi terrorizzano le persone mantenendo regole di condotta inappropriate. Le persone che ci contattano non sanno niente del nostro mestiere, che per altro non funziona su basi scientifiche e non si vede se non nei risultati che produce. Mostrarti superiore, scostante e presuntuoso non ti qualifica come un professionista, ma come un villano e un cialtrone.
Non mostrare mai astio verso i colleghi, perché il professionismo è prima di tutto educazione e per altro, mostrando risentimento verso i colleghi non fai altro che aumentarne la popolarità… e io ne son qualcosa.
La condivisione
Ti svelo un segreto importantissimo: non devi saper fare tutto. Se ci sono ambiti della SEO che ti sono più congeniali, basta dirlo. Il nostro mondo sarebbe migliore se trovassimo tutti la libertà di gridare al mondo cosa ci piace fare e cosa no. Diamine! Dal mio punto di vista tenere un blog sulle cose che studi è importantissimo, ma ci sono tanti professionisti ancora più forti di me che non hanno scritto né condiviso quasi niente della loro vita professionale. Sono scelte. Se scegli di condividere ti carichi di un peso non da poco, perché devi farlo con costanza, cadenzando i tuoi interventi in modo da non perdere mai il contatto col tuo pubblico di riferimento, composto da colleghi e clienti potenziali.
Cerca di essere spontaneo e creare valore ad ogni post. Se sei costruito si vede.
Fare, saper fare, far sapere
Sono i tre principi del professionismo, in quest’ordine. Ci sono mille modi per fare, mille sfumature del saper fare e mille strade per far sapere. Per emergere può servire qualche anno, ma se segui questi tre principi, da qualche parte arriverai per forza.
E tu, sei un professionista? Mi racconti come hai cominciato?