Analogie: la SEO in altri termini

by francesco 4.9K views0

Ultimo aggiornamento 2 Agosto 2021

Le analogie sono espressioni che sviluppano un rapporto di vicinanza su base semantica tra termini di significato diverso. Due espressioni che usano termini di significato diverso possono dunque essere analoghe.

analogie seo
analogie nella SEO

Se nel sito A parlo solo di cani e nel sito B solo di gatti, i due siti web trattano analogamente di animali domestici. Si parla di cose diverse, che tuttavia hanno qualcosa in comune. I due siti web saranno collegati per Google nella misura in cui gli utenti che cercano informazioni sui cani, le cercano anche sui gatti.

Il mondo delle analogie differisce da quello delle ontologie perché mentre queste ultime stabiliscono un sistema per definire gli oggetti di conoscenza, le analogie sviluppano proprio concetti diversi, ma analoghi a quelli di partenza. Mentre quindi le ontologie definiscono e circoscrivono un significato, possiamo dire che le analogie allargano il campo semantico, lo espandono.

Le analogie sono il modo in cui i conversatori brillanti si muovono in equilibrio tra infinite parentesi.

 

Vettori matematici

Proprio l’altro ieri Altavilla ha condiviso un tutorial di word2vec che mostra un esempio di come un software possa sviluppare ponti tali da mettere in relazione termini diversi. Nel complesso viene descritto un pezzo del funzionamento di Rankbrain a partire dalla espressione di rapporto:

uomo sta a re come donna sta a X

Google è in grado di stabilire che X = regina. Il senso è che donna sta a regina analogamente a come uomo sta a re.

Il tool è utilizzabile solo con termini inglesi e almeno per me è interessante per ragionare sulle relazioni tra entità semplici. Funziona trasformando i termini in rappresentazioni matematiche (appunto vettori) e disponendoli in uno spazio multidimensionale. Lo scopo è completare un’analogia, trovare termini analoghi o del tutto disomogenei rispetto al contesto di analisi.

 

Non cercare di piegare il cucchiaio

Lo stesso Altavilla ci mette in guardia dal fare retro ingegneria per capire il modo in cui Google prende decisioni sulla base di questo algoritmo, perché non è assolutamente detto che i risultati a cui arriva il tool siano gli stessi a cui giunge Google.

Il motore di ricerca è ancora lontano dal riuscire a capire il senso di una metafora, quindi per adesso è opportuno continuare a sviluppare testi i cui significati possano essere colti sulla base dell’associazione dei termini e non della loro interpretazione.

 

Detto ciò, prova a scrivere contenuti in questo modo:

Ontologie

Definisci l’oggetto di conoscenza nel modo più completo, poi ridefiniscilo come se non ne conoscessi il nome. Una cassata è una cosa tonda con canditi.

Analogie

Una cassata è per un siciliano come un babbà è per un Napoletano

Campo semantico di rilevanza

Tratta tutte le correlazioni che emergono con i software

Intenzioni di ricerca alternative

Dopo avermi detto come si fa la cassata, dimmi ad esempio dove la compro

Rispondi alle domande più frequenti

Usa il suggeritore di Google integrando alla query di base le particelle come, dove, quando, perché

 

Conclusioni

L’ottimizzazione dei testi diventa tanto più urgente quanto più Google sviluppa l’intelligenza artificiale e la integra nel suo core, tuttavia non pensare di vincere questa partita capendo come funzionano certi meccanismi lato macchina, perché qui non si tratta di risolvere un cubo di Rubik, ma di studiare i gruppi di persone, nello specifico le tensioni e i rapporti che sottendono la nascita di una domanda sociale condivisa.

E buon lavoro.