Le Ambiguità Semantiche e gli Incastri LDA
by 16 Maggio 2014 18:24 3.8K views0
Ultimo aggiornamento 18 Giugno 2020
Quante sono le query ambigue per Google? Come possiamo sfruttarle per fare posizionamento nei motori di ricerca? Oggi parliamo degli aspetti più estremi nel funzionamento dell’algoritmo LDA.
Una query “ambigua” è tale perché conduce su Google ad almeno due risultati incoerenti tra loro. Se ad esempio cerchiamo su Google “stampa di digitale”, la maggior parte dei risultati sarà relativa a servizi di stampa per brochure o locandine in formato di digitale, ma troveremo anche alcuni risultati che parlano del giornalismo sul web, che appunto è un altro modo di intendere la “stampa”.
Le ambiguità semantiche rispetto alla SEO di solito si sviluppano in due modi:
1) A causa di una news: una notizia sulle caramelle del presidente, rilanciata da tutti i giornali, ha fatto balzare in alto nelle serp un noto produttore di caramelle il cui marchio somiglia molto al nome del Presidente della Repubblica, per alcune chiavi di ricerca importanti. In questo caso la significazione ambigua esiste solo da un certo momento in poi e viene spinta all’attenzione di Google da chi “scrive” sul web.
2) A causa di un’ambiguità preesistente: ad esempio “stampa digitale” presenta un’ambiguità rispetto alla “stampa” giornalistica online, che però il più delle volte viene risolta dal fatto che la maggior parte degli utenti che cerca con quella parola chiave, clicca su risultati pertinenti con aziende che si occupano di stampare. Qui l’ambiguità semantica viene ridotta non da chi scrive e pubblica contenuti, ma da chi effettua ricerche.
Attenzione però, l’ambiguità semantica viene ridotta, non eliminata, nel senso che nel secondo caso, i risultati relativi all’editoria digitale, rimangono in secondo piano rispetto alla stampa intesa come “stampare”, ma comunque presenti.
Come creare un incastro LDA in questo caso?
Se il mio obiettivo è ad esempio posizionare un articolo sulla stampa digitale di cataloghi, posso incastrare le due ambiguità creando quello che ho già definito come il “doppio grado di significazione”: comporrò un articolo centrato su come si stampano i cataloghi in digitale, iniettando in un sub topic un lancio che parli di giornali online. Qui la bravura sta nell’esporre le ambiguità in modo fluido, senza apparire forzosi. Se questo lavoro viene sviluppato correttamente, qualunque sito potrebbe posizionarsi per “stampa digitale”, perfino Seogarden dopo che avrò pubblicato quest’articolo (e non è detto che non accada).
Se dico Michael Jordan, a cosa pensi?
Chiaramente la prima cosa che viene in mente è il basketball. La queryMichael Jordan nelle prime 10 pagine di Google restituirà decine e decine di risultati tutti relativi al famoso cestista americano. Peccato per il suo omonimo Michael Jordan ricercatore universitario di Berkeley, uno studioso famosissimo nel suo settore, sul quale esistono online tantissimi contenuti che Google non vi mostrerà a meno che nella vostra query, di fianco a Michael Jordan non compaia la parola magica (disambiguante) “researcher”. Un approccio estremo all’algoritmo LDA per posizionare un articolo sul Jordan giocatore di basket, prevede l’iniezione di un subtopic – che in questo caso andrebbe davvero inserito ad arte per non sembrare una forzatura totale – sul famoso ricercatore omonimo.
Esiste un software per creare incastri LDA?
Stavolta il vincitore è il Keywordeye, che nella versione free utilizza le api di Google in combinazione con quelle di semrush per restituire le correlate che non contengono la chiave esatta. A partire da qui è possibile individuare chiavi pertinenti, ad alto volume di ricerca ma non rilevanti rispetto all’argomento specifico di cui stiamo scrivendo. Una bellissima funzione di questo software è che mentre restituisce le correlate te ne fornisce anche il peso, quindi hai un po’ di fattori grazie ai quali orientarti… e ci piace.
E voi? Avete mai tentato di sfruttare un’ambiguità semantica per fare SEO?