Intervista SEO: Walter Cavosi
by 13 Luglio 2015 16:53 1.8K views0
Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017
Dalle fresche terre del nord vi presento l’intervista ad un SEO che mi è capitato spesso di incrociare, soprattutto su G+. Walter Cavosi sa cosa vuol dire farsi buone domande. Ringrazio lui per questa bella intervista e voi per il tempo che dedicherete a leggerla.
In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)
Prima di venire a conoscenza di una “pratica occulta” chiamata SEO, mi ero avvicinato alla comunicazione WEB attirato dalle potenzialità date dalla rete a un individuo qualunque di raggiungere un numero illimitato di persone grazie alla viralità.
Ho cominciato quindi a testare video virali, siti virali, a interessarmi dei meccanismi del tam-tam mediatico e a un certo punto, non so come, mi sono chiesto: certo che se un sito fosse sempre lì nelle prime posizioni di Google, quando si cerca qualcosa… ma ci sarà una tecnica o qualcosa del genere?
Così – tra il 2010 e il 2011 – è iniziato il primo vero approccio, serio, alla SEO. Il fascino di questo argomento ha fatto il resto.
Come hai imparato a fare SEO?
Mi sembra, ma non ricordo esattamente, di aver iniziato con un libro sulla SEO, ovviamente insieme a tonnellate di ricerche varie in internet sull’argomento.
Solo un po’ più tardi sono approdato su comunità e forum vari dove è stato possibile crescere condividendo esperienze.
Il tutto condito con prove, esperimenti e pratica a più non posso.
Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?
Niente, che mi ha fatto di male ? (o cosa gli ho fatto io?).
Magari pensandoci bene, visto che la SEO è una droga e io ne sono dipendente, potrei denunciarlo per spaccio, ma non c’entra col vicolo, quindi sono già fuori tema.
Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?
Principalmente mi ispira la comunità (non intesa come comunità di recupero, vedi punto precedente…), nel suo insieme e nella sua evoluzione continua.
Però faccio qualche nome, più o meno:
Yuri Carlenzoli, perché nonostante una discussione la prima volta che ci siamo sentiti (o forse grazie a quella) mi ha indirizzato nei posti giusti dove chiedere e condividere.
Ci sono un paio di persone, che forse non sono SEO veri e propri, ma che seguo attentamente perché forniscono comunque spunti interessanti e utili.
E un certo Francesco Marghe… qualcosa perché, a parte gli scherzi, il suo punto di vista – che ancora non conosco totalmente – mi sembra davvero interessante.
Cos’è veramente la SEO?
Per fare un esempio, è accendere il motore e far viaggiare una moto potente tenuta sempre in garage, oppure occuparsi dell’arredamento di una villa dalla bellissima facciata ma poco curata internamente.
È dare senso ai contenuti.
È essere presenti sul web, visibili.
È far capire a Google che quel sito può davvero essere utile in risposta a chi sta facendo quella ricerca.
Quali software utilizzi per fare SEO?
Dizionario (non è un software) perché saper scrivere è fondamentale.
Google stesso, strumenti di AdWords, Analytics (fondamentale per capire cosa sta succedendo)… poco i vari tool specifici, se ne dovessi scegliere uno ranks.nl (e aggiungo un grazie a seoutility per motivi personali)
Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)
Studia, aggiornati e sperimenta.
Dai TEMPO al tuo lavoro per essere apprezzato da Google e la pazienza verrà ripagata.