Posizionare un sito local, case study
by 8 Aprile 2016 10:03 4.4K views0
Ultimo aggiornamento 24 Luglio 2021
Come fa un hotel di Firenze ad essere primo su Google per la query “Hotel Roma”? C’entra il CMS, il dominio EMD o semplicemente Google prende fischi per fiaschi?
Secondo le stime il primo risultato in serp tende a prendersi il 50% del traffico. In questo caso, con un volume di 33.100 utenti, parliamo di 16.500 visitatori organici al mese, che puntano dritti verso un sito che non c’entra niente con le loro intenzioni di ricerca.
Parliamo dell’hotel Roma a Firenze, che si posiziona al primo posto per hotel roma, in barba a tutto quello che si dice sul funzionamento della local search. Qualche giorno fa, Luca Bove ha condiviso un post di Localstrategy sui segnali di ranking per Google local, in cui ci ha raccontato di tre segnali che Google ha dato per certi rispetto all’attribuzione di ranking per le attività locali:
– Pertinenza
– Distanza
– Importanza
E quindi stai lì a chiederti se per caso non stiamo parlando di un altro motore di ricerca, perché in effetti la situazione è molto seria. Non puoi essere il motore di ricerca migliore se per la ricerca “hotel roma” mi fai vedere un albergo di Firenze. Scherziamo?!
Guardiamo il sito web
Il sito web dell’Hotel Roma è sviluppato con CMS Drupal(ragazzi, ora tutti a lavorare con Drupal), è tradotto in tre lingue oltre l’italiano e non è internazionalizzato. Ne approfitto per marcare l’enorme differenza tra un sito web tradotto e un progetto web internazionalizzato. Mentre in questo secondo caso c’è attenzione alla localizzazione dei singoli progetti in lingue ed aree diverse, il sito web dell’Hotel Roma non presenta nemmeno i tag hreflang, quindi Google non capisce neanche bene a chi si rivolge una data pagina se non scansionando i testi, e non è detto che basti…
Secondo Semrush (la questura) la sola homepage italiana del sito web viene raggiunta dal 99,98% del traffico stimato in 16.500 visite mensili organiche. La home si posiziona per 57 parole chiave di cui la più forte è appunto “hotel roma”. Per trovare il sito web posizionato in modo rilevante dobbiamo cercarlo con hotel firenze centro, ed è in quattordicesima posizione, quindi non proprio visibilissimo.
Profilo di link in ingresso
Sempre Semrush mi segnala un profilo di con 174 link follow provenienti da vari siti web quasi tutti a tema. Il profilo è discreto, salvo che tra gli anchor text compare spesso la parola Roma, che in accoppiata con il nome dominio penso abbia contribuito al determinarsi di questa situazione.
Cosa è successo
Di fatto l’hotel si chiama Roma, quindi un profilo di link che negli anchor text abbia spesso la chiave hotel roma, non viene penalizzato (benedetti domini EMD). Il fatto però è che qui Google ammettendo che valuti il criterio diImportanza di cui scrive Luca, ha completamente messo da parte quelli di Pertinenza e Distanza, mandando ogni mese 16.500 persone a sbattere sul sito sbagliato. Amin El Fadil si chiede come mai Google non pratichi un controllo manuale per lo meno sui primi risultati di serp così importanti e competitive… e ce lo chiediamo tutti.
Ne ho scritto in passato
La cosa simpatica è che il Manuale di Seo Gardening a pagina 228 racconta un caso praticamente uguale che riguarda un Hotel Milano a Rimini, posizionato in prima pagina per Hotel Milano. Insomma, non è dato che parliamo di incidenti isolati, secondo me qualcosa Google dovrebbe fare, che ne pensi?
Intervento di Pino Freda (già SEO del progetto)
Complimenti per lo spunto di riflessione che offri con il tuo articolo anche se in me suscita ricordi nefasti di notti insonni così come grandi soddisfazioni.
Curavo il posizionamento e l’ottimizzazione del sito hotelromafirenze.com (e il multilingue hotelromaflorence.com) quando era realizzato con il cms proprietario dell’agenzia per cui lavoravo.
Era davvero un problema tentare di non comparire in serp per “hotel Roma”, o almeno scendere oltre la 3ª/4ª pagina per ovviare all’altissima percentuale di bounce rate e per evitare all’hotel chiamate telefoniche “improduttive”.
Quando invece ci si geolocalizzava a Firenze, bisognava essere presenti e primeggiare per quella che perdeva la connotazione gelocalizzante e diventava “la” chiave brand.
OTA, portali e portalini erano sempre lì, pronti come avvoltoi a spolparti delle commissioni o a deviare potenziali clienti. È fatto noto che il settore turistico nella SEO è davvero molto aggressivo e non mancano i pescecani (leggiBooking.com, TripAdvisor, Expedia i tanti altri che nel corso del tempo sono stati “trangugiati” dai pescecani più grossi) che hanno chiaramente grosse capacità di investimento.
Per rispondere alle domande poste all’inizio dell’articolo, in base alla mia esperienza posso dirti che:
Come fa un hotel di Firenze ad essere primo su Google per la query “Hotel Roma”?
È tutta una questione di peso che si vuole dare (o che si sbaglia a dare) ai contenuti: semantica, posizione e… omissioni!
C’entra il CMS, il dominio EMD […]
C’entra il modo di scrivere il codice, l’utilizzo di marcature come i microdata e tutti gli “espedienti” testati per la geolocalizzazione/internazionalizzazione.
Anche l’EMD ha il suo bel peso se lo si riesce a non far passare per EMD (addirittura all’epoca in cui i domini con chiave esatta spopolavano nelle strategie dei SEO e dei sedicenti tali). In questo è palese che non si sta tentando con una furberia di traghettare traffico, anzi il traffico lo mandiamo alla deriva. E poi non si dovrebbe parlare di EMD perché non è proprio Exactly: ci sarebbe un “firenze” di troppo.
[…] o semplicemente Google prende fischi per fiaschi?
Google prende anche fischi per fiaschi ma in questo caso – per quel che vedo – sembra proprio che si stia dicendo “fiaschi” e si vorrebbe invece che Google capisca “fischi”.
Comunque anche nelle serp di chi vuole andare a Firenze compaiono molti hotel delocalizzati: il Florence di Milano e l’omonimo di Caorle/Venezia così come i Firenze di Como e Bibione).
Giusto per comprendere la quantità di aspirina necessaria al caso “hotel Roma di Firenze”:
1) a Roma ci sono due hotel: il Firenze e il Villa Florence (che oggi sono scarsamente presenti online o addirittura chiusi… ma allora erano presenti nelle varie serp);
2) a Firenze c’è via Roma, con qualche struttura ricettiva;
3) a Roma c’è via Firenze con diverse strutture;
Da aggiungere anche il fatto che c’era la ferma volontà di primeggiare la serp “Hotel Firenze centro”:
A Firenze c’è l’hotel Centro (già dal nome traspare l’intenzione in perfetta simbiosi tra brand e posizionamento) e – udite udite! – anche a Roma c’è l’Hotel Centro…. in via Firenze!
Per concludere: se non potete intervenire a monte, ovvero sulla scelta o la modifica del brand, dovete reinventarvi creativi nei testi offerti agli utenti, essere scrupolosi nei testi SEO e mediare le meta informazioni affinché nessuno, leggendole, storca il naso (io mi avventuravo nella scrittura di testi come “Hotel Firenze centro – albergo Roma” e “il Roma hotel a Firenze centro”). Fondamentale l’attenzione sul codice e a tutti quegli espedienti di geolocalizzazione offsite e social.
Questi i miei semplici consigli.
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In questo post (purtroppo l’immagine è stata rimossa) l’immagine era catturata da loggato e col mio bowser prediletto. Evidentemente emozionato non pubblicai l’immagine in navigazione in incognito ma ero primo anche con ip mascherato da server proxy, browser vergine, finestra anonima e non loggato.