Intervista SEO: Salvatore Della Pepa
by 1 Giugno 2015 17:57 2.7K views0
Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017
Un SEO, uno sperimentatore, Salvatore Della Pepa è certamente uno spirito libero, uno di quegli operatori che seguono la propria strada imparando da tutti, ma senza seguire nessuno. Massimo rispetto per questo grande tester del quale oggi vi invito a leggere la storia, davvero bella e ricca di spunti.
1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)
Era il lontano 1400 quasi 1500… no scherzo, la verità è che fin da piccolo ho passato la mia vita davanti a un pc. Quando avevo 7-8 anni andava di moda il commodore64, non per la programmazione ma per i giochi. Così misi in croce i miei genitori e mio padre invece di comprare il commodore decise invece che mi sarebbe stato più utile un olivetti pc128 prodest, che tutto faceva tranne che i giochi. Così il linguaggio basic mi ha segnato la vita facendomi proseguire gli studi fino ad essere un informatico. Ancora non sapevo niente di SEO, Google era ancora agli inizi e proprio nei primi anni del 2.000 mi affacciai subito su adsense. Sfruttando il settore dei webproxy (siti che permettevano a studenti che erano collegati tramite le reti scolastiche di poter navigare su siti come myspace o altro che di solito venivano bloccati) avevo creato un piccolo impero di siti che portavano un ottimo prifitto. Ma nel 2.006 incominciai a capire che prima o poi quel settore sarebbe finito a causa della concorrenza, infatti non bastava più comprare qualche spazio pubblicitario, bisognava incominciare ad apparire nelle ricerche di Google con i propri siti per far imprimere nella testa degli utenti i nomi dei domini che permettevano di fare quelle cose. Forse mi sono allungato troppo, ma alla fine l’anno di inizio è stato proprio il 2006.
2) Come hai imparato a fare SEO?
Avendo già un background informatico, ho ragionato sempre in modo “algoritmico” facendo una specie di reverse engine. Questa cosa è difficile da spiegare, il fatto è che si è abituati a ragionare in un modo scientifico, che alla fine diventa così normale che sembra qualcosa di naturale. Naturalmente l’aiuto è arrivato anche nel guardare gli altri e soprattutto analizzando gli altri. Ormai sono passati tanti anni e tante cose sono cambiate, quindi più che “come” hai imparato, la domanda è “ti sei aggiornato”? Ecco questo, la verità è che forse non si impara a fare seo, ma ci si tiene aggiornati su come restituire a Google pagine che vadano bene per il suo algoritmo.
3) Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?
Sicuramente un selfie, alla fine è una persona come noi. Progetti di questo tipo (come il motore di Google) sono fatti da team di lavoro, nessuno di chi ci lavora riuscirebbe a capire o replicare da solo. Quindi nessuno tra i vari ingegneri, sviluppatori e scommetto anche Larry Page può averne un controllo al 100%.
4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?
A dire la verità tutti mi ispirano qualcosa, perché puoi cogliere consigli utili da tutti. In questo campo conta tanto “provare” e se non hai tempo per fare alcuni test forse li ha già provati a fare qualche altro SEO. Quindi seguo chiunque perché c’è tanto da “aggiornarsi” da tutti.
5) Quali sono le condizione di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?
Le condizioni giuste sono libertà di esprimere la propria personalità e sviluppare al meglio le professionalità acquisite, e tranquillità, per essere positivi sugli obiettivi. Se mancano queste due cose, l’ambiente di lavoro si presenta pesante e ne risente la produttività.
6) Quali software utilizzi per fare SEO?
Questa è la domanda da 1 milione di dollari. Dipende molto dal compito che bisogna svolgere. A volte basta usare i semplici tool di google, altre volte cerco di farmeli in casa, soprattutto se devo automatizzare dei dati. Qualsiasi sofware è utile per qualcosa, ma di sicuro il GWT alle volte risolve il 90% dei proplemi o dei dubbi riguardo un sito web.
7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)
Di lasciare stare, meglio essere in pochi. Se proprio insiste allora consiglio prima di studiare tanto le basi. Analizzare le serp che gli interessano e capire a grandi linee che metodi utilizzano i competitor. Poi naturalmente tenersi aggiornati e seguire un po’ tutti. Credo che forse il gruppo dei fatti (di SEO) è il luogo giusto per farlo.