Intervista SEO: David Anzalone

by francesco 2.3K views0

Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

david anzalone
david anzalone

Mentre sceglievo la foto in evidenza per l’intervista a David Anzalone, ho capito che l’immagine del profilo di fb non è Hulk, ma è proprio lui di spalle, quindi se non siete d’accordo con qualcosa che può aver scritto qui siete avvisati. Per il resto sono contento che a Napoli ci siano professionisti come lui, osservatori appassionati e indomiti avventurieri. Buon lunedì!

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Ho iniziato nel 2008, perché volevo spingere due siti in campo motociclistico di cui ero amministratore (uno c’è ancora, l’altro no)… le keywords erano rispettivamente “forum moto” e “forum pit bike”…riuscii per entrambi ad essere il 1° in SERP… una bella soddisfazione per un SEO ultra novellino, in quell’anno mi laureai anche, e quindi cercai di capire “cosa volevo fare da grande”

2) Come hai imparato a fare SEO?

La mia prima fonte di ispirazione fu il forum di Giorgio Tave, ci passavo davvero tanto tempo a leggere praticamente tutti i post, e lì ho capito una cosa importante, che da ogni SEO c’è qualcosa da imparare, puoi essere bravissimo, ma ci sarà sempre qualcosa a cui non hai pensato, che un SEO anche meno bravo di te ti potrà insegnare. Successivamente venni assunto da una Web Agency dove lavorando a stretto contatto con altri SEO potei allargare le mie conoscenze e confrontarmi con varie metodologie di lavoro.

3) Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Gli chiederei perché in Google continuano a rompere così le  p…scatole! 😀 Per quante modifiche potranno apportare, una volta che la comunità SEO le avrà recepite, agirà di conseguenza e staremo punto e a capo. Per quanto complesso, sarà sempre e solo un algoritmo, e come tale obbedirà a dettami ben precisi. Difatti tutti noi ci siamo adattati alle varie modifiche apportate da Colibrì, Panda, Pinguini e altri animaletti simpatici…col risultato che i siti su cui lavoriamo, sono sempre nei primi posti delle SERP…fatta la legge…

4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?

Non ho particolari fonti di ispirazione, tranne appunto Taverniti come dicevo qualche riga più su, di lui apprezzo il fatto di mettere a disposizione della comunità la sua conoscenza, ed i suoi test, poteva farsi i fatti suoi e nessuno gliene avrebbe fatto una colpa, ognuno di noi ha i suoi segreti che magari non vuole rivelare al primo che incontra…

5) Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

Il lavoro del SEO, a mio avviso, diventa ideale quando nella fase di progetto e di contrattazione non ci sono di mezzo commerciali ignoranti, che pur di vendere, promettono al cliente risultati e keyword che poi nella realtà dei fatti risultano infattibili per il sito in preventivazione. Avendo lavorato in Web Agency come dipendente, e successivamente diventando un libero professionista con clienti sia personali, sia “passati” da altre WebAgency di cui sono consulente, noto una forte differenza tra il SEO “industriale”, dove si mira a rispettare il contratto, senza tanto pensare ai veri benefici per il cliente, ed il SEO “di qualità”, dove i tempi magari si dilatano, ma poi il ritorno per il cliente è davvero efficace.

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Ne uso parecchi, e soprattutto ne provo sempre di nuovi per incrociare i dati e cercare di essere più preciso possibile…Uso SemRush per l’analisi della concorrenza, SeoQuake per una veloce visione della fattibilità di una SERP, RankTracker per l’analisi dei posizionamenti, il solito Keyword Tool di Google, BackLinkWatch e tanti tanti altri…sono molto curioso sull’avvento di SEO Zoom, di cui seguo l’evoluzione con molto interesse…

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Gli direi che il SEO è un lavoro bello ed interessante, ed anche ben pagato, ma per restare bravi non basta studiare una sola volta,  è necessario un confronto quasi quotidiano con la realtà SEO italiana e non solo. Inoltre gli direi di farsi le ossa in una Web Agency, ma poi di scappare via appena si sente pronto, perché all’interno delle Web Agency entrano al 90% contratti tutti uguali, fatti con lo stampino, che richiedono sempre la stessa lavorazione, quasi standardizzata… limitando così enormemente la crescita. La lavorazione SEO,  richiede tanta fantasia e creatività per risolvere gli infiniti casi totalmente diversi tra loro che il mercato ci sottopone, stando in Web Agency magari si è al sicuro sotto alcuni aspetti, ma è come vivere in ufficio… limitati nei propri 2metri quadrati, guardando il mondo vero solo dalla finestra.

È questo che vuoi?