Video Youtube e Ottimizzazione SEO
by 29 Settembre 2017 6:00 6.7K views2
Ultimo aggiornamento 19 Aprile 2024
Quando, come e perché ragionare in ottica SEO di video per il marketing online della tua attività. Quali sono i casi in cui funzionano meglio? Come si collegano ai contenuti?
Ieri ho aperto gli occhi leggendo un bell’articolo di Mattia Follari sul video marketing e non ho potuto fare a meno di pensare a quanto in effetti ci sia da riflettere sul medium “video” e su come fare per migliorare il nostro posizionamento integrando YouTube nel nostro progetto web.
Diffusione del canale
YouTube, sissignori, non perché è di Google, ma perché è il più utilizzato. Il fatto che sia di Google è solo un punto a favore. Allo stesso modo i Fatti di SEO non sono su Google+ ma su facebook, quindi fatti una domanda e datti una risposta. Ti stupirà sapere che la prima piattaforma al mondo per fruizione di musica (attenzione, non di video) è proprio YouTube, con una differenza gigantesca in termini di accessi rispetto alle piattaforme destinate esclusivamente all’ascolto di musica… altro che Spotify.
Quale modello comunicativo si affermerà?
Una volta, tipo 5 anni fa, Daniele Pittèri mi parlò del fatto che la comunicazione attraverso il video era ormai inflazionatissima e che in futuro i messaggi più importanti avrebbero catturato l’attenzione passando per l’udito. Il futuro dell’ADV sarebbe stato legato alla dimensione dell’ascolto. Non so dire a quale livello si sia verificata la sua profezia e penso che fondamentalmente non ci abbia preso granché, ma un dato certo è che tra il 2014 e il 2017 abbiamo visto tutti quanti un sacco di video di gattini… gattini ovunque. Il suono del miagolio sarà stato importante, però eravamo certamente tutti là a cliccare milioni di volte per vedere quelle allegre pallette di pelo!
I video sono uno strumento per dire qualcosa in più, a patto che ce ne sia bisogno e qualche volta anche quando apparentemente non sembrerebbero necessari. Se fai una ricerca su Google e tutta la prima serp presenta video, è chiaro che la maggior parte degli utenti che esprimono quella query cercano un contenuto video. In quel caso non parliamo di un “di più”, ma di una “conditio sine qua non”.
Ottimizzare un video per la SEO
Occorre fondamentalmente creare un doppio legame tra il tuo video e il contenuto corrispondente del tuo sito web. Il doppio legame si concretizza da un lato con l’embed del video nell’articolo e dall’altro con l’introduzione del link nella descrizione del video su Youtube allo stesso articolo. Sarebbe importante che un video in particolare non venisse richiamato in altre pagine dello stesso sito (su siti esterni va benissimo), perché è ideale creare un rapporto di univocità: quel video è a corredo di quel (solo) articolo. Per rafforzare ancora di più questo legame, tendo a dare al video e all’articolo lo stesso titolo.
Nel libro YouTube Marketing (al quale ho collaborato), Andrea Giacobazzi offre spunti di riflessione notevoli rispetto ai fattori che determinano il posizionamento di un video Sul principale “motore di ricerca” video.
Fattori di prestazione interni alla piattaforma
– Tempo di visione
– Fidelizzazione del pubblico
– Visualizzazioni
– Preferiti
– Mi piace e NON mi piace
– Commenti
Come puoi immaginare, non c’è modo di intervenire sui fattori interni alla piattaforma. Puoi anche sviluppare autonomamente commenti con i profili finti, ma per quanto tu possa adoperarti a scrivere o ad automatizzare processi via software (che con Google alla lunga è impensabile), non potrai riprodurre una conversazione reale tra centinaia di utenti che si confrontano sotto un video che ha saputo catturare l’attenzione, quindi è meglio concentrarsi sul video e semmai sull’argomento in sé. Se basta poco per dire quello che ti interessa, un video di mezz’ora sarà controproducente, perché solo in pochi lo vedranno internamente. Un fattore sul quale invece puoi intervenire sono i sottotitoli, che vanno bene anche in italiano per un video in italiano: Google considera il testo dei sottotitoli come un elemento ottimizzante, per altro utile ai non udenti.
Fattori di prestazione esterni alla piattaforma
– Backlink
– Embed
– Condivisioni
Qui invece un SEO può intervenire, soprattutto se è “scafato” sulla link building. In generale un buon video dovrebbe prendere link per conto suo e trasferirne il valore al sito web eventualmente collegato da un link nella descrizione, almeno rispetto al traffico. Contano molto anche le relazioni, anzi, le “pubbliche” relazioni che possono permetterti di ottenere più facilmente un embed della tua risorsa video, in un sito web di valore.
Ottimizzazione SEO video: le playlist
Un aspetto importante e sottovalutato delle ottimizzazioni video riguarda le playlist, cioè “aggregati di video” accomunati evidentemente dal fatto di parlare dello stesso argomento. Immagina ad esempio un negozio online di arredamento. Se per ogni prodotto nella categoria “materassi” ci fosse un video corrispondente, tutti questi video potrebbero essere raccolti in una playlist il cui iframe per l’embed potrebbe finire nello stesso e-commerce ad arricchire la pagina principale della categoria materassi. Una playlist è l’equivalente di una pagina archivio del tuo sito web e come tale può ottenere un posizionamento migliore rispetto ai singoli contenuti.
Video e segnali sociali
La natura dei video è quella di catturare l’attenzione ad un livello più profondo rispetto al semplice testo. Da quando i miei articoli sono corredati da video, non solo ho aumentato di molto la quantità delle visite, ma anche la qualità dei miei follower ne ha risentito positivamente, perché ho dato loro qualcosa che mi ha reso molto più concreto e presente, più vero. L’innesco di social signals è una conseguenza naturale di un lavoro del genere. Tali segnali possono essere comunque innescati facilmente facendo seeding (e spesso proseliti) nelle piazze rilevanti per argomento.
Vabbè, io poi sono stato anche abbastanza fortunato… ho una faccia di “C _ _ O” notevole!